Ho avuto una ricaduta, d'accordo?
Cartacei - E al momento non ho neanche una libreria
Il nome del vento, di Patrick Rothfuss. Che io avevo già nella vecchia edizione, ma la carne è debole, le tentazioni sono tentazioni e un aumento è un aumento.
Sei di Corvi+ Il regno corrotto, di Leigh Bardugo. La Bradugo mi aveva colpita con il libro dedicato a Wonder Woman, perciò ero più che curiosa di leggere altro scritto da lei: Sei di Corvi si è rivelato una lettura più che piacevole, e credo proprio che - una volta che avrò letto Il regno corrotto - scriverò una recensione sulla duologia.
Un litro di lacrime, di Aya Kito. Un classico della narrativa giapponese, scritto a metà degli anni '80 e se non ricordo male mai tradotto prima. È una storia vera: il diario di Aya, che ha dovuto fare i conti con una malattia degenerativa ed incurabile. Il titolo si riferisce al fatto che Aya ad un certo punto disse che da quando aveva avuto la diagnosi aveva pianto un litro di lacrime.
Maid Marian, di Elsa Watson. Retelling di Robin Hood che avevo messo in wish list qualcosa come cento anni fa. Quando l'ho trovato usato a tre euro mi sono detta "Perché no?"
Firelord, di Parke Godwin. Ennesimo retelling arturiano che non trovavo da nessuna parte se non a prezzi altissimi, finché non ho beccato quello che chiaramente ce l'aveva in cantina e provava a venderlo prima di metterlo nel mucchio della roba da riciclare.
The other side of the night, di Daniel Allen Butler. La notte che il Titanic affondò due navi raccolsero il segnale di soccorso: la Carpathia e il Californian. Un capitano decise che rispondere alla chiamata era troppo pericoloso, l'altro fece di tutto per arrivare il prima possibile.
Via da Gormenghast, di Mervyn Peake. Con questo ho finalmente concluso questa trilogia (e potrei anche leggerla). Peccato che il terzo volume non sia nella stessa edizione degli altri due, ma o così o niente.
Voto di sangue, di Emma Orczy. Chi era una donna di poca fede e aveva dato per scontato che non avremmo mai visto il seguito de La Primula Rossa? Chi è che a quanto pare aveva torto?
E-book - Devo riesumare il mio kindle
Il priorato dell'albero delle arance, di Samatha Shannon. Ebbene sì: ho preso uno dei libri più chiacchierati del momento, anche se con ogni probabilità avrò modo di leggerlo solo quando l'hype sarà passato. E sono stata anche una brava bambina visto che ho preso il formato digitale.
The Guinevere Deception, di Kiersten White. Perché la coerenza di finire l'altra serie dell'autrice non ce l'ho, se mi mettono in mezzo un retelling arturiano. O non ce l'ho in generale, visto che ho letto pure il retelling di Frankenstein.
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Cartacei - E al momento non ho neanche una libreria
Il nome del vento, di Patrick Rothfuss. Che io avevo già nella vecchia edizione, ma la carne è debole, le tentazioni sono tentazioni e un aumento è un aumento.
Sei di Corvi+ Il regno corrotto, di Leigh Bardugo. La Bradugo mi aveva colpita con il libro dedicato a Wonder Woman, perciò ero più che curiosa di leggere altro scritto da lei: Sei di Corvi si è rivelato una lettura più che piacevole, e credo proprio che - una volta che avrò letto Il regno corrotto - scriverò una recensione sulla duologia.
Un litro di lacrime, di Aya Kito. Un classico della narrativa giapponese, scritto a metà degli anni '80 e se non ricordo male mai tradotto prima. È una storia vera: il diario di Aya, che ha dovuto fare i conti con una malattia degenerativa ed incurabile. Il titolo si riferisce al fatto che Aya ad un certo punto disse che da quando aveva avuto la diagnosi aveva pianto un litro di lacrime.
Maid Marian, di Elsa Watson. Retelling di Robin Hood che avevo messo in wish list qualcosa come cento anni fa. Quando l'ho trovato usato a tre euro mi sono detta "Perché no?"
Firelord, di Parke Godwin. Ennesimo retelling arturiano che non trovavo da nessuna parte se non a prezzi altissimi, finché non ho beccato quello che chiaramente ce l'aveva in cantina e provava a venderlo prima di metterlo nel mucchio della roba da riciclare.
The other side of the night, di Daniel Allen Butler. La notte che il Titanic affondò due navi raccolsero il segnale di soccorso: la Carpathia e il Californian. Un capitano decise che rispondere alla chiamata era troppo pericoloso, l'altro fece di tutto per arrivare il prima possibile.
Via da Gormenghast, di Mervyn Peake. Con questo ho finalmente concluso questa trilogia (e potrei anche leggerla). Peccato che il terzo volume non sia nella stessa edizione degli altri due, ma o così o niente.
Voto di sangue, di Emma Orczy. Chi era una donna di poca fede e aveva dato per scontato che non avremmo mai visto il seguito de La Primula Rossa? Chi è che a quanto pare aveva torto?
E-book - Devo riesumare il mio kindle
Il priorato dell'albero delle arance, di Samatha Shannon. Ebbene sì: ho preso uno dei libri più chiacchierati del momento, anche se con ogni probabilità avrò modo di leggerlo solo quando l'hype sarà passato. E sono stata anche una brava bambina visto che ho preso il formato digitale.
The Guinevere Deception, di Kiersten White. Perché la coerenza di finire l'altra serie dell'autrice non ce l'ho, se mi mettono in mezzo un retelling arturiano. O non ce l'ho in generale, visto che ho letto pure il retelling di Frankenstein.